E’ durata poco più di una giornata la flessione dell’euro sui mercati valutari. Stamattina, con l’inizio delle contrattazioni in Europa, sono tornati gli acquisti sulla moneta unica che ha beneficiato del calo degli spread sovrani, del rimbalzo dei listini azionari e del risultato migliore del previsto del Pmi della zona euro. L’indice Pmi definitivo composito di gennaio, elaborato da Markit, si è attestato a 48,6 punti, meglio dei 48,2 punti riscontrati nel dato preliminare e attesi dagli analisti finanziari.
Buone indicazioni anche dal Pmi dei servizi, che è salito a 48,6 punti, meglio dei 48,3 punti del dato preliminare e delle stime di consensus. Il risultato per il Pmi dei servizi è il migliore da circa un anno. Tuttavia c’è da registrare il forte rallentamento del settore terziario francese, che ha sperimentato la peggiore contrazione da marzo 2009. In Francia l’indice è sceso a 43,6 punti, confermando il dato preliminare e facendo peggio del mese precedente (45,2 punti).
► FOREX: EURO/DOLLARO A 1,40 NEL 2013 SECONDO GOLDMAN SACHS
In Germania il Pmi si è rafforzato molto, ma anche la Spagna ha sorpreso positivamente. Deludono, invece, Francia e Italia. Sul forex, in attesa del meeting della Bce di giovedì 7 febbraio, l’euro potrebbe ristabilire il trend rialzista di medio periodo e puntare a nuovi massimi contro dollaro, yen e sterlina. Il tasso di cambio euro/dollaro è salito fino in area 1,3550.
► FOREX: EURO/DOLLARO A 1,35 NEL 2013 SECONDO CREDIT SUISSE
Da un punto di vista tecnico una chiusura superiore a 1,35 sarebbe un segnale d’acquisto importante, con la possibilità di rivedere nei prossimi giorni quota 1,37 e magari anche 1,38 dopo la riunione della Bce. In forte rialzo quest’oggi c’è anche il cambio euro/yen, che è passato da 124 a 126 nel giro di poche ore. In leggero recupero dopo le perdite di ieri anche euro/sterlina, che però resta sotto 0,86.