Non si placa la pressione ribassista sui mercati finanziari, dove da qualche giorno stiamo assistendo a un forte incremento della volatilità ma soprattutto a un peggioramento del sentiment degli investitori dopo la rielezioni di Barack Obama a presidente degli Stati Uniti d’America. A Wall Street sono preoccupati per il fiscal cliff, che rischia di far sprofondare gli USA in una pericolosa recessione. Inoltre, l’economia europea continua a evidenziare prospettive molto grigie per i prossimi mesi. Il clima di risk off sta spingendo al rialzo lo yen sui mercati valutari internazionali.
La moneta giapponese tende solitamente a rafforzarsi molto nelle fasi in cui gli investitori sono meno propensi ad accettare il rischio. Così negli ultimi giorni lo yen ha messo il turbo sui mercati valutari, spingendo sull’acceleratore contro le principali valute mondiali. Il tasso di cambio euro/yen è tra quelli che hanno subito perdite maggiori. Stamattina la quotazione è tornata sotto 101, toccando un minimo a un mese a 100,68. A questo punto il cambio sembra ormai diretto verso la soglia psicologica di 100.
Nelle ultime tre sedute il cambio euro/yen è passato da area 103,40 a poco meno di 100,80. Dai top del 22 ottobre scorso di 104,58, il cambio euro/yen è sceso del 3,8%. Non se la passa molto meglio il cambio dollaro/yen, che stamattina è sceso in area 79,20. Il cambio ha così toccato il minimo più basso degli ultimi venti giorni, allontanandosi molto dai top di inizio mese di 80,67.
Forti perdite anche per il cambio sterlina/yen, che stamattina è sceso sui minimi da metà ottobre scorso poco sotto 126,30. Ad inizio mese il cambio era salito fino a 129,60, ma da allora ha accusato una perdita del 2,6%. Negli ultimi tre giorni è in forte calo anche il cambio Aud/Jpy, sui minimi a dieci giorni in area 82,30: solo due giorni fa il cambio era volato sui massimi più alti da fine aprile scorso poco sopra 84.