Un eventuale nein del presidente della Corte potrebbe mettere incredibilmente al tappeto l’euro e a serio rischio il suo futuro. Gli sforzi finora fatti dalla Bce e dagli altri stati europei negli ultimi mesi potrebbero essere vanificati in pochi istanti. Tuttavia, sono in pochi a credere che la Corte Costituzionale tedesca possa mettere k.o. l’euro. Lo stesso Wolfgang Schauble, ministro delle Finanze tedesco, ha dichiarato di essere sicuro che la Corte non bloccherà gli accordi.
Intanto, dopo aver formato nuovi massimi a quasi quattro mesi nella seduta di venerdì, il cambio euro/dollaro è sceso questa mattina fino a poco sopra 1,2750, tornando su un livello tecnico rilevante nel breve periodo. Da questo punto sono tornati gli acquisti, anche se la pressione dei compratori non è stata ancora in grado di riportare le quotazioni sopra 1,28.
Ad ogni modo il trend di fondo resta fortemente rialzista e nelle prossime ore potrebbe già esserci un nuovo breakout esplosivo verso l’alto. Il superamento di 1,2816, ovvero il top di venerdì, dovrebbe permettere al cambio di salire fino a 1,2850-60 entro oggi, in attesa di buone notizie dalla Corte tedesca nella giornata di domani.