Il tasso di cambio euro/dollaro continua muoversi poco sopra 1,29, in attesa della decisione della Banca Centrale Europea sui tassi di interesse nella zona euro. Le stime di consensus sono per tassi invariati allo 0,75%, ovvero il minimo storico. Negli ultimi giorni gli investitori hanno ripreso a comprare timidamente euro contro dollaro, accumulando posizioni lunghe a partire dal supporto giornaliero di area 1,28. Tuttavia, restano ancora delle incognite sulla zona euro, in particolare sulla Spagna che oggi sarà chiamata al banco di prova dell’asta di bond a 2, 3 e 5 anni.
Il tasso di cambio euro/dollaro mostra attualmente una quotazione spot pari a 1,2925. I prezzi non sono molto distanti dalla resistenza di breve periodo posta a 1,2970. In realtà su questa key area si è formato un vero e proprio “tappo”, che se dovesse saltare potrebbe generare un forte movimento rialzista con primo target a 1,30.
La riunione del board della BCE dovrebbe però provocare un forte incremento della volatilità di brevissimo periodo, in particolare durante la conferenza stampa di Mario Draghi. La sensazione, però, è che il cambio euro/dollaro possa essere in grado di tentare il breakout di 1,2970, soprattutto se riuscirà a consolidare la propria posizione sopra 1,29.
Lo scenario bullish sarà possibile solo in caso di tenuta dell’importante supporto di breve periodo posto in area 1,2880. In caso di perdita di quest’area chiave del prezzo, il cambio potrebbe dirigersi velocemente verso il test del supporto di area 1,28. Di converso, l’eventuale breakout rialzista esplosivo di 1,2970 dovrebbe spingere le quotazioni a 1,30 prima e 1,3050 poi.