E’ una giornata molto importante quella odierna, in quanto c’è grande attesa per i risultati definitivi degli stress test sulle banche spagnole. Secondo le anticipazioni riportate dal quotidiano El Pais, la Spagna sarà costretta a chiedere 60 miliardi di euro di prestiti all’Europa per evitare il crack del settore bancario. La cifra è praticamente la stessa della prima stima fatta a giungo da società di consulenza indipendenti. Il cambio euro/dollaro è in ripresa, dopo diversi giorni trascorsi sotto il tiro delle vendite.
La quotazione di euro/dollaro è tornata fino a poco sotto 1,2950, dopo che ieri era avvenuto un balzo dal supporto giornaliero di area 1,2830 a seguito dell’annuncio della nuova finanziaria per il 2013 da parte del governo spagnolo guidata da mariano Rajoy. L’incertezza resta elevata, ma quantomeno iniziano a intravedersi spiragli di luce dopo una lunga serie di giornate negative.
Ieri il cambio ha toccato il minimo più basso degli ultimi quindici giorni a 1,2828. Tuttavia, da questi livelli c’è stata una forte reazione dei compratori che ha portato alla formazione di un doppio minimo su base giornaliera. E’ ancora presto per parlare di un ritorno del bullish trend, ma un’eventuale chiusura settimanale sopra 1,30 dovrebbe attirare numerosi compratori e spingere nuovamente al rialzo i prezzi.
Al momento è possibile ipotizzare un target price a sette giorni tra 1,30 e 1,3150, ma la stima potrebbe essere velocemente alzata se dovesse esserci un breakout esplosivo di 1,30. Il ritorno della negatività si avrebbe con una chiusura inferiore a 1,2850 – 1,2830, ma subito dopo c’è un supporto fondamentale in area 1,2750.