Il cancelliere tedesco Angela Merkel spaventa i mercati finanziari, che questa mattina iniziano la nuova ottava in un clima di forte incertezza. La Merkel ha dichiarato che per superare la crisi economica serviranno altri cinque anni. Il cancelliere ha rincarato la dose, affermando con decisione che chiunque pensi che la crisi possa essere superata nel giro di 12-24 mesi si sbaglia di grosso. Le parole della Merkel non fanno bene alla moneta unica, che continua a perdere terreno sui mercati valutari.
Il tasso di cambio euro/dollaro è sceso questa mattina a 1,2782, ovvero il minimo più basso da oltre un mese e mezzo. Il cambio ha perforato l’area di supporto giornaliera di 1,28 e sembra ormai volersi mettere alle spalle anche la media mobile esponenziale a 200 giorni. Una chiusura daily sotto 1,28 sarebbe un segnale di debolezza molto importante, che potrebbe spingere il cambio verso 1,2750 prima e 1,27 poi nel giro di 2-3 giorni.
L’euro sta soffrendo particolarmente contro il dollaro americano che, dopo i recenti dati macroeconomici positivi e in vista delle elezioni presidenziali, sta guadagnando terreno contro le major currencies. Stamattina l’euro è crollato anche contro lo yen, con il rapporto di cambio che è sceso sotto il supporto di 103 crollando velocemente in area 102,60. Giù anche euro/sterlina, ai minimi da un mese a 0,7985.
Il clima di negatività sull’euro potrebbe consolidarsi nelle prossime ore e spingere il cambio euro/dollaro si livelli ancora più bassi. La perdita di 1,28 dovrebbe condizionare le scelte dei grandi investitori istituzionali e trader professionisti, che ora potrebbero assumere nuove posizioni short con target compresi tra 1,2750 e 1,2650 da qui a 7-10 giorni.