Attualmente sui mercati gli analisti finanziari sono divisi sulla possibilità che nel breve periodo la crisi politica italiana possa impattare con decisione sull’andamento dell’euro sui mercati valutari internazionali. Molti money manager ed economsti vedono rischi al ribasso, a causa del ritorno sulla scena politica di Silvio Berlusconi che ha intenzione di condurre una campagna elettorale populista, contro le riforme di austerità e anti-tedesca. E’ chiaro che molti politici europei e analisti ritengono che l’ex premier italiano rappresenti una minaccia per la stabilità dell’euro.
Secondo Angelo Drusiani, gestore obbligazionario di Banca Albertini Syz, intervistato ieri da Class Cnbc, “sicuramente assisteremo a una situazione complessa per la quotazione dell’euro, che andrà oltretutto a beneficio di paesi esportatori come la Germania”. L’esperto si aspetta che le tensioni sull’obbligazionario europeo, in particolare sugli spread di Italia e Spagna, possa influenzare negativamente il mercato dell’euro.
Il money manager ha dichiarato che l’euro soffrirà la crisi italiana e già ora si sta indebolendo, nonostante tra ieri e oggi sul forex il cambio euro/dollaro è riuscito a riportarsi fin sopra 1,2950 dall’area di supporto giornaliera posta tra 1,2880 e 1,29. Drusiani crede che “vivremo una fase abbastanza turbolenta finchè non si avrà la sensazione di quali saranno gli schieramenti politici in campo alle prossime elezioni politiche e di quali saranno le previsioni del risultato del voto”.
Stamattina l’euro è ben comprato contro il dollaro americano, anche se il rapporto di cambio sta trovando unaa forte opposizione sulla resistenza di area 1,2960. Se non dovesse esserci il breakout deciso di questo livello tecnico, i prezzi potrebbero perdere terreno e tornare sotto 1,29 nelle prossime ore. In caso di breakout rialzista, il target successivo è posto a 1,30.