Euro-Dollaro: la visione ribassista di Morgan Stanley

La caduta vertiginosa del tasso di cambio euro/dollaro verificatasi durante gli ultimi giorni ha rinvigorito la visione ribassista di medio-lungo periodo di numerose banche d’affari.

Secondo la visione (leggermente pessimista) dei gruppi di credito più accreditati il recente rally da 1,05 a 1,14 era stato influenzato semplicemente da fattori contingenti.

 

Vale dunque la pena analizzare la situazione nei minimi dettagli per capire come progrediranno (o regrediranno, nell’eventualità) le stime.

Tra gli istituti bancari più pessimisti sull’euro occorre sicuramente menzionare Morgan Stanley, che si aspetta addirittura un cambio sotto la parità da qui a fine anno. Secondo la banca statunitense, infatti, il cambio EUR/USD scenderà a 0,98 entro fine 2015.

Evidentemente gli specialisti del mercato valutario di Morgan Stanley ritengono che l’euro sia destinato a soffrire ancora molto, sia a causa dell’incertezza sulla Grecia (che resta a rischio default e uscita dall’unione monetaria) sia per il proseguimento del programma di quantitative easingdella BCE per un prolungato periodo di tempo. Inoltre il rialzo dei tassi di interesse negli USA, sempre fermi al minimo storico tra lo 0% e lo 0,25%, potrebbe avvenire prima di quanto si aspetti realmente il mercato.

D’altronde la stessa Janet Yellen, numero uno della Federal Reserve, durante il suo discorso a Rhode Island di venerdì sera, ha sottolineato che il costo del denaro potrebbe essere aumentato gradualmente già a partire dal 2015 se l’economia a stelle e strisce dovesse mostrare ancora segnali di miglioramento. Sul forex il tasso di cambio euro/dollaro, che la scorsa settimana ha perso il 4% del proprio valore, potrebbe perforare definitivamente il supporto di 1,10 e avviarsi nuovamente sui minimi dell’anno posti intorno a 1,0460.