La settimana di contrattazioni sul cross euro-dollaro (EURUSD) si apre con un moderato rialzo, con il cross che guadagna nelle primissime ore di scambi arrivando a toccare il massimo intraday di 1,13207.
Il cambio euro-dollaro, tuttavia, ha poi “girato” andando a sfiorare un minimo a 1,1287.
All’apertura dei mercati azionari europei, l’euro-dollaro viene scambiato attorno ai 1,13$.
In questa fase ha pesato la mossa della FED che ha rinviato l’aumento dei tassi d’interesse di riferimento statunitensi: il mercato ha reagito tra giovedì e venerdì scorsi con i trader che hanno venduto dollari facendo arrivare il cambio ai livelli massimi da maggio scorso, intorno a 1,1450$.
Si è trattato con molta probabilità di un falso movimento sul cambio euro-dollaro: infatti nulla è cambiato nella politica monetaria degli Stati Uniti, ed il rialzo è stato più psicologico da parte del mercato che basato su fondamentali economici. Oltre a questo, i timori per la situazione economica globale con le difficoltà in cui si trovano Cina e paesi emergenti hanno spinto molti operatori di mercato ad acquistare dollari come bene rifugio.
A livello intraday il primo supporto è posto al livello di 1,1272; rotto questo livello, attenzione al secondo supporto posto a quota 1,1225. Le principali resistenze vengono individuate a quota 1,1468, massimo degli ultimi 8 mesi toccato lo scorso maggio, e a seguire a 1,1545 . Nel momento in cui si scrive il cambio euro dollaro è negoziato intorno agli 1,1302 dollari, in rialzo dello 0,09% rispetto alla chiusura di venerdì.
Cambio euro-dollaro: il market mover del 21 settembre
La giornata di oggi ha visto un importante market mover in uscita alle 16: è stato infatti pubblicato infatti il dato sulle vendite di abitazioni esistenti negli Stati Uniti.