Il numero uno della Bundesbank, Jens Weidmann, ha catturato l’attenzione degli investitori internazionali con una serie di dichiarazioni riportate sul Wall Street Journal. Gli effetti sono stati negativi sia per le borse sia per la moneta unica. Secondo il presidente della Buba, la crisi dell’eurozona non sarà superata prima di dieci anni. Il pensiero di Weidmann fa da contraltare alle dichiarazioni di molti altri policy maker europei, che vedono la crisi del debito ormai alle spalle. Le borse europee hanno inanellato pesanti perdite.
In particolare la borsa di Francoforte è scesa del 2,34%, messa ko dalla debolezza del settore auto. In mattinata era avvenuta l’asta dei Bund tedeschi a dieci anni, che ha evidenziato non solo una forte domanda da parte degli investitori ma anche un calo dei tassi ai minimi storici (1,28% da 1,36%). Ciò evidenzia che sui mercati c’è ancora voglia di comprare titoli sicuri, anche se con tassi “reali” negativi, in quanto si teme che possano esserci ancora problemi per l’area euro.
► EURO E’ SPACCIATO SECONDO SAXO BANK
Le borse europee hanno chiuso tutte in netto calo e anche Piazza Affari -0,96% su effetto Weidmann. Le parole del governatore della Buba hanno sortito effetti anche sul tasso di cambio euro/dollaro. Sul forex si è assistito a una sell-off di euro impressionante: i prezzi, che in mattinata salivano fino alla resistenza di 1,32, sono via via crollati nel pomeriggio toccando quota 1,30.
L’euro è finito sull’ottovolante anche contro lo yen, tanto che il cambio euro/yen è sceso fin sotto 126,50 prima di riuscire a rimbalzare. Per la giornata odierna il sentiment dovrebbe restare negativo. Il cambio euro/dollaro rischia di crollare nel caso in cui dovesse cedere il supporto-chiave di 1,30: in questo caso il target successivo è a 1,2950.