Non si placa sui mercati valutari quello che ormai è stato soprannominato come “effetto-Kuroda”, ovvero l’annuncio del neo-governatore della Bank of Japan all’inizio di aprile scorso di un nuovo programma di quantitative easing che ha provocato una nuova violenta svalutazione della moneta nipponica. Il Giappone sta attuando una politica monetaria ultra-espansiva senza precedenti. Il processo reflazionistico sta mettendo sotto pressione lo yen e mettendo il turbo alla borsa di Tokyo. Stamattina l’indice Nikkei-225 ha guadagnato il 2,3%, salendo sopra 15mila punti ai massimi da dicembre 2007.
Sul forex lo yen continua a perdere valore. Da quando Haruiko Kuroda ha annunciato di voler raddoppiare gli acquisti di titoli di stato (fino alle scadenze a 40 anni) e di aumentare anche quelli sugli Etf e i fondi immobiliari, per una manvora complessiva da circa 70mila miliardi di yen l’anno, sul mercato internazionale delle valute è iniziato un nuovo massiccio deprezzamento dello yen.
► CAMBIO DOLLARO/YEN A 120 ENTRO FINE 2013 SECONDO CREDIT SUISSE
Dal giorno dell’annuncio di Kuroda, il tasso di cambio dollaro/yen è passato da 93 a oltre 102,50. Stamattina il cross Usd/Jpy è salito fino a 102,61 ai massimi da ottobre 2008. Negli ultimi 40 giorni il cambio è salito di oltre dieci punti percentuali, mentre da metà novembre 2012 la performance è del 28%. In deciso rialzo anche il cross Eur/Jpy, salito fino a 132,76 ai massimi da gennaio 2010.
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La Bank of Japan ha intenzione di portare avanti per molto tempo questo piano di immissione di liquidità senza precedenti, allo scopo di raggiungere un target di inflazione del 2% nel giro di un paio d’anni. Un obiettivo ambizioso, ma che Kuroda ritiene assolutamente possibile con una politica monetaria così accomodante.