L’euro apre la settimana in perdita a seguito delle difficoltà degli ultimi colloqui per le trattative sul debito tra la Grecia e i suoi creditori internazionali, terminati senza il raggiungimento di un’intesa.
Il cambio euro-dollaro EURUSD si attesta ora intorno a quota 1.1254 (ore 17:00), dopo aver toccato un minimo intraday a 1.1189.
I colloqui tra Grecia e i rappresentanti dell’Unione Europea di domenica non hanno condotto al raggiungimento di un’intesa su un ulteriore finanziamento, alimentando di fatto i timori per il rischio di default sul debito che potrebbe minacciare il futuro della Grecia all’interno dell’Eurozona.
L’Europa desidera che la Grecia approvi dei tagli alla spesa del valore di 2 miliardi di euro, al fine di garantire un accordo che sbloccherà i fondi supplementari prima della scadenza per un salvataggio alla fine del mese di giugno; la Grecia deve inoltre rimborsare 1.6 miliardi di euro al Fondo Monetario Internazionale.
I funzionari dell’UE tacciano di ostruzione la Grecia per gli sviluppi sfavorevoli dei colloqui, riportando che il Paese ha fallito nell’offrire delle nuove riforme per assicurarsi il finanziamento di cui ha bisogno.
In un’intervista pubblicata lunedì, il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakisha escluso un’uscita della Grecia dall’Eurozona, aggiungendo che la ristrutturazione del debito era l’unica strada percorribile.
Gli investitori attendono ora la riunione dell’Eurogruppo di giovedì, occasione vista come l’ultima possibilità della Grecia di trovare un accordo.
Il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi è intervenuto oggi alla commissione Affari Politici e Monetari, commentando che un default della Grecia porterebbe ad «acque inesplorate», aggiungendo che, secondo la sua opinione, i politici hanno tutti gli strumenti per gestire la situazione.