Il giorno di chiusura dei mercati, il venerdì, spinge il dollaro dopo le voci di un’accelerazione sulla riforma fiscale usa e il possibile rialzo dei tassi da parte della Fed. A aiutare la divisa statunitense è stata l’approvazione del bilancio per il prossimo anno, passata al Senato, in cui vi sono le disposizioni per la famosa riforma fiscale del presidente Trump. Altre notizie vengono dalla Fed, e non solo sul rialzo dei tassi, ma anche sul futuro della presidenza, dopo l’incontro Yellen-Trump. Il presidente milionario ha in mente cinque nomi, tra cui la stessa presidente in carica, ma al primo posto sembra esserci l’interventista ed economista dell’Università di Stanford, John Taylor.
Le voci spingono la coppia EUR/USD a -0,39%, per assestarsi a quota 1,1806 dollari, anche perché domani l’Europa vivrà un’altra giornata travagliata, con il governo spagnolo che dovrebbe revocare l’autonomia della regione catalana. I venti indipendentisti di Barcellona spingono la moneta unica verso il basso, per le aumentate incertezze sull’Unione Europea.
Anche la sterlina scende sul dollaro, dello 0,35%, arrivando a 1,3112 sul biglietto verde. Il dollaro comunque si apprezza anche sulle monete rifugio come il franco svizzero e lo yen. Nei confronti della divisa elvetica guadagna lo 0,52% a 0,9815 e sulla divisa giapponese lo 0,63% a 113,15 yen.