Sul forex c’è grande attesa per l’audizione di Ben Bernanke al Senato Usa (ore 16) e per la minute della Fed (ore 20). Gli investitori si aspettano indicazioni più precise sulla strategia di politica monetaria per i prossimi mesi, in particolare sulla possibilità di ridurre il piano di quantitative easing da 85 miliardi di dollari al mese. Intanto, ieri il presidente della Federal Reserve di New York, William Dudley, ha allontanato l’ipotesi di una diminuzione degli acquisti di bond della Fed considerando l’incertezza dell’outlook macroeconomico.
Dudley ritiene che non è ancora arrivato il momento di decidere se aumentare o ridurre il piano di quantitative easing, finora fondamentale per l’ascesa di borse e bond sui mercati finanziari internazionali. Le parole di Dudley hanno consentito alle borse americane di proseguire il loro rally, con Wall Street ancora record aspettando Bernanke. Sul forex il dollaro americano resta stabile nei confronti delle major currencies.
Il tasso di cambio euro/dollaro si è allontanato dai minimi di periodo posti appena sotto 1,28 e stamattina quota in area 1,2930, su una zona di resistenza molto importante nel breve periodo. I prezzi si devono confrontare con un’ampia area di resistenza posta tra 1,2935 e 1,2950. Non va escluso che da questi livelli possano tornare le vendite. Il cambio dollaro/yen, invece, resta in area 102,70, non lontano dai top di periodo di 103,30.
Molto probabilmente si assisterà a un movimento direzionale solo a partire da questo pomeriggio, quando inizierà l’audizione di Bernanke al Senato Usa sullo scenario economico. Il dollaro americano resta molto forte sulle commodity currencies (Aud, Nzd, Cad, Zar) e sul pound. Infatti, ieri c’è stato il crollo della sterlina ai minimi da 7 settimane dopo calo inflazione inglese nel mese di aprile. Ora il cable quota in area 1,5150.