Oggi dovrebbe essere calma piatta per i mercati valutari, e non solo. L’appuntamento è di quelli importanti, per il futuro dell’economia e delle valute. Infatti tutti sono in attesa del primo discorso ufficiale di Donald Trump al Congresso degli Stati Uniti, e questa attesa è pienamente rispecchiata sui mercati, dove il dollaro sembra immobile, così come l’euro e le altre valute. Pochi gli scambi, praticamente nulle le oscillazioni. Il dollaro mantiene tutte le quotazioni, con la resistenza fissata, da parte degli analisti sui grafici, a 1,0606/16 sull’euro. Una situazione che perdura comunque da lungo tempo, in attesa di capire quali saranno le mosse del neopresidente sul biglietto verde, annunciate come uno dei capisaldi della sue presidenza. La situazione è nota, un dollaro troppo forte bloccherebbe le esportazioni, un dollaro troppo debole, costerebbe troppo in termini di deficit con Germania e Cina. Se Trump sceglierà un discorso molto dettagliato, con indicazioni molto precise, allora i mercati inizieranno a muoversi. Se sarà troppo vago ed elusivo, continuerà a regnare la calma piatta. Alle 10 il biglietto verde era fermo sulle posizioni di ieri, in leggero recupero invece in Asia, dove era scambiato a 101,130. La coppia UDS/JPY continua al rbasso, dopo le prese di profitto a 112,65.