La valuta del Paese con l’economia più grande al mondo vale a dire gli Stati Uniti d’America, continua nella sua fase di debolezza, dopo che la scorsa settimana, sono stati divulgati i dati sul lavoro che hanno visto contrapporsi notizie positive e notizie negative.
> Dollaro in discesa dopo i dati sul lavoro negli Usa
Infatti secondo l’ufficio del Lavoro, il livello di disoccupazione ha raggiunto un discesa rispetto ai precedenti dati, attestandosi intorno laao 6,7%. Questo però non ha tranquillizzato gli investitori come spiega di seguito il commento sull’andamento del mercato valutario di Davide Marone, analista valutario DailyFX (FXCM)“La decorrelazione del mercato valutario è proseguita anche questo pomeriggio. L’eurodollaro ha continuato a muoversi in congestione pur tentando degli approfondimenti che però non sono andati oltre il pivot daily a 1,3640; questo dunque il supporto di riferimento per acquisti cin ricerca di area 1,3675 in quello che è un contesto di compressione di volatilità per il cambio principale, peraltro scevo da market mover di rilievo.
Decisamente diverso invece lo scenario per la sterlina che è stata oggi protagonista di importanti vendite contro il dollaro americano che hanno condotto il cambio GbpUsd a livelli importanti anche su grafici di lungo come quello giornaliero; fdi particolare importanza è infatti l’area tra 1,6320 e 1,6350 che potrebbe rappresentare l’occasione di buy on dips verso l’1,64. DollaroYen ancora sotto pressione e tecnicamente sussistsono i presupposti per per approdi verso 102,60 dopo i pullback intraday verso 103,50. Prosegue il rialzo dei prezzi dell’obbligazionario con calo generalizzato dei rendimenti, a partire dal Bund, mentre le Borse restano sostenute ma in fase di accumulazione”.