Il dollaro ha aperto su tutte le valute con una sofferenza piuttosto sostenuta, dopo la pubblicazione degli importanti dati macroeconomici dagli Stati Uniti, e resta in attesa dei dati sull’occupazione da pubblicare oggi. Ieri sono stati molti i dati pubblicati che hanno portato gli investitori a lasciare il sostegno per il biglietto verde. L’agenzia di elaborazione buste paga ADP, del settore privato, ha segnalato che l’occupazione di dicembre è andata bene, al di sopra delle attese, con 250mila posti in più. Però sono aumentate anche le domande di disoccupazione per 3mila nuovi cittadini, quando invece si attendeva una contrazione di 6mila domande. Pubblicazioni positive da parte della Fed invece, avevano inizialmente sostenuto il dollaro, con segnali molto positivi per il mercato del lavoro. Quindi la banca centrale proseguirà con il rialzo dei tassi se l’inflazione dovesse ripartire. In questa situazione contrastata, l’indice del dollaro è salito dello 0,17% a 91,77 nella tarda notte.
Così il dollaro ha recuperato qualcosina sull’euro, con la coppia EUR/USD scesa dello 0,12% e quotata a 1,2052. La coppia GBP/USD scende dello 0,08% a 1,3563.
Complice anche la contrazione dell’inflazione nell’eurozona, mentre in Germania c’è stata una forte crescita delle vendite al dettaglio, al di là delle previsioni.
Si deprezzano il franco svizzero e lo yen, con la coppia USD/JPY a +0,39%, quotata 113,18 e la coppia USD/CHF a +0,31%, quotata 0,9769.
Coppia AUD/USD a -0,15% e 0,7852, e coppia NZD/USD stabile a 0,7158.