Oggi saranno pubblicati i dati sull’inflazione USA e intanto il dollaro si rinforza su tutte le valute, ma ci sono ancora i sintomi della crisi tra USA e Nord Corea, che continueranno ad influenzare i mercati.
La ripresa è lieve, perché saranno i dati sull’inflazione quelli che influenzeranno maggiormente, sia i mercati, che le scelte di politica monetaria. I dati delle ultime settimane non sembrano confortanti in questo senso, sia per il calo dell’inflazione sui prezzi di produzione, sia per l’aumento delle domande di sussidio, che non era previsto.
Comunque, nel complesso, i dati finora ottenuti dall’economia americana sembravano ottimistici, e in molti pensavano ad un nuovo aumento dei tassi sul dollaro. Aumento, auspicato dai mercati, che però sembra posticipato, specialmente se i dati sull’inflazione non saranno incoraggianti.
La coppia USD/JPY scende oggi a 108,99, dello 0,16%, scendendo sotto al minimo da due mesi a questa parte.
Per tentare di tranquillizzare i mercati, il ministero della Difesa USA ha utilizzato ieri toni più pacati, del suo presidente, su una possibile guerra asiatica. Non di meno, la coppia EUR/USD scende a 1,1753, dello 0,16%, mentre sale la coppia GBP/USD dello 0,08%. Scende anche la coppia dei dollari australiano e statunitense, mentre resta stabile la coppia dei dollari neozelandese e statunitense, grazie alla salita del dollaro.