Il dollaro in queste ultime sedute ha mostrato di essere in calo, specialmente nei confronti di una valuta come l’euro che sembra aver approfittato di “avvenimenti” importanti come la vittoria dei liberali alle elezioni olandesi e le ultime parole della FED. Riuscirà la moneta americana ad uscire da questa sua debolezza?
Su questo punto i vari analisti sono incerti e non compatto. Quello che le ultime sessioni nel Forex hanno mostrato è che la moneta verde è entrata in una fase di debolezza, ma quanto questa potrà durare è un punto di “divisione” per molti. Secondo un rapporto recentemente redatto da Crédit Agricole il deprezzamento del dollaro durerà molto poco e cita tre buone ragioni a supporto della propria tesi, basati in buona parte sull’ottimismo che la Federal Reserve Americana ha deciso di mantenere nell’approccio al momento di particolare difficoltà politica degli Stati Uniti contestualmente all’aumento dei tassi di interessi:
- I mercati sottovalutano i punti sul grafico dot plot per il 2018 e 2019
- II mercato FX sta portando i tassi di scambi sull’USD a livelli al di sotto di quelli giustificati dai differenziali degli stessi
- Il dollaro americano al momento è ancora la terza valuta con il rendimento più alto nel gruppo delle G10
Questo non toglie che il dollaro venga intanto scambiato a 1,0778 euro e a 113,250 yen. In caso gli analisti più ottimisti dovessero avere torto, il mercato del Forex potrebbe davvero riservarne delle belle sul lungo periodo. Starà agli investitori farsi trovare pronti a gestire nel modo più conveniente quello che avverrà.