Durante la notte appena passata è stata pubblicata una lunga serie di importanti dati macroeconomici per il Giappone.
A seguito di questi dati, qualcosa è cambiato nel rapporto col dollaro. Con un mercato in attesa che vengano prese le grandi decisioni da parte delle banche centrali (in particolare aspetta il rialzo del tasso d’interesse della Federal Reserve) la valuta nipponica guadagna 30 pip circa dopo le indicazioni macro.
L’inflazione ha dato lievi segnali di miglioramento passando dallo 0 al +0,3%, mentre l’indice dei prezzi al consumocalcolato nella sola Tokyo evidenzia come la capitale nipponica sia riuscita ad uscire dalla deflazione. La pazienza di Kuroda inizia ad essere premiata e, se l’inflazione continuerà a migliorare, la BoJ probabilmente eviterà ulteriori politiche monetarie espansive.
La notizia principale, tuttavia, è quella che concerne il tasso di disoccupazione: scendendo dal 3,4% al 3,1% contro ogni previsione, è stato raggiunto il livello minimo da 20 anni a questa parte. Nonostante gli scarsi volumi di questi giorni nel forex, questo ha generato un interessante movimento ribassista sul cambio dollaro-yen.
L’impulso della divergenza sul MACD che avevamo individuato lo scorso 19 novembre ha dato i suoi frutti e la coppia USD/JPY si è mossa al ribasso, superando il supporto di 122.96. Dopo la pubblicazione dei dati macroeconomici della notte, il cambio ha rotto anche il livello di 122.54 e le prossime ore ci diranno se si tratta solamente di una falsa rottura o no.
Qualora la tendenza fosse confermata, potrebbe essere raggiunto nei prossimi giorni il target di 122.05, in direzione dell’importante supporto a quota 121.48. Viceversa, un rimbalzo sul supporto potrebbe ricondurre rapidamente verso le resistenze di 122.96 e 123.63: la spinta al ribasso in queste ore appare ancora debole e per questo motivo sarà opportuno osservare come si chiuderanno stasera le candele giornaliera e settimanale.