Senza market mover economici per gli Stati Uniti pubblicati alla fine della settimana di transazioni, sono stati ben pochi i movimenti rilevanti sulla performance del biglietto verde.
Il dollaro USA è cresciuto contro l’euro e le valute connesse alle commodity, ma ha esteso le sue perdite contro la sterlina e lo yen giapponese.
E’ stata una settimana poco facile per il biglietto verde, ma sono molti gli analisti ad essere convinti che questo non rappresenta altro che un pullback a breve termine sulla valuta.
Nonostante ciò, nel corso delle prossime due settimane, la propensione al rischio potrebbe guidare la performance del biglietto verde.
Il dollaro USA sarà una «valuta rifugio» la prossima settimana sulla scia dei timori di una Grexit e un default in Grecia?
Se le trattative sul debito greco dovessero farsi ancora più complicate, i forex trader potrebbero cercare rifugio e certezza sul dollaro USA.
Sono in programma le pubblicazioni di diversi market mover sull’economia degli Stati Uniti sul Calendario Economico della prossima settimana, tuttavia la maggior parte di questi sono di secondo livello riguardo il potenziale impatto sul dollaro.
Il market mover più importante della prossima settimana per il dollaro USA sarà la versione rivista del PIL del primo trimestre 2015.
La crescita dell’economia statunitense dovrebbe essere rivista al rialzo, e se sarà così potrebbe nascere nuovo sostegno per il biglietto verde.
Purtroppo tuttavia l’impatto della revisione del PIL non sarà abbastanza importante per rilanciare il rally del dollaro contro l’euro sul cambio EURUSD e contro le altre valute importanti nel forex trading.
Oltre al PIL, la prossima settimana si assisterà alla pubblicazione delle vendite di immobili esistenti e di case di nuova costruzione, degli ordini di beni durevoli, la spesa dei consumatori e delle versioni riviste sul report del sentiment dei consumatori ad opera dell’Università del Michigan.