Mese travagliato questo, per gli investitori delle cripto, che non riescono a volare come nel mese di dicembre. Certamente riprenderanno, ma i rally a breve termine sembrano un lontano ricordo. Grande stabilità fino a ieri, e poi il crollo di questa mattina, quando verso le 7 (ora italiana) si sono visti i primi segnali che hanno portato il Bitcoin a perdere quasi il 10% e il Ripple addirittura il 15% in sole 3 ore. Le altre cripto viaggiano tutte con perdite secche tra il 7 e il 10%. IL mercato europeo dunque non è riuscito a sostenere il prezzo che il mercato asiatico aveva tenuto per tutta la notte, ma questa non è certo una novità. La nuova tendenza è casomai che il mercato asiatico non riesce più a supportare le cripto, influenzato dalle tante voci che vorrebbero i principali paesi dell’Estremo Oriente mettere un freno al mercato. Così si sta assistendo a continue oscillazioni, tra resistenze e supporti che cambiano. Il mercato delle cripto sembra avere delle necessità diverse, vista la grande volatilità, ma rimane probabilmente il miglior investimento a lungo termine.
Intanto il dollaro resta debole, nonostante Trump abbia cercato di tirarlo su a parole. In realtà, come qualcuno mormora in Fed, un dollaro così giù non sembra far strappare i capelli alla presidenza e alla finanza USA, per molti motivi.