In una nota diramata nei giorni scorsi, Deutsche Bank consiglia di posizionarsi definitivamente sul ribasso GBP/USD, affermando che la logica di essere lunghi sulla sterlina è ormai superata.
Questi sono i tre motivi alla base dell’outlook della banca tedesca:
- I tassi d’interesse a breve suggeriscono il ribasso della sterlina.
«GBP/USD è fortemente influenzato dalla tempistica del rialzo dei tassi d’interesse, che presumibilmente arriveranno prima negli USA che nel Regno Unito. Questo porterà il cambio sotto 1,50$.»
- La possibilità di un rialzo dei tassi della BoE è definitivamente rimandata.
«Non essendoci miglioramenti economici rilevanti, il MPC ha ormai abbandonato la strada di un aumento dei tassi di interesse nel primo semestre 2016. Ma potrebbe essere ormai troppo tardi, poichè il risanamento di bilancio previsto dal Regno Unito per il 2016 è imponente, pari all’1,5% del PIL, più di ogni altro membro del G10. La manovra non supportata da tassi adeguati porterà ad un indebolimento della sterlina.»
- In assenza del supporto dei tassi d’interesse, la sterlina sarà molto più vulnerabile ai deficit delle partite correnti.
«La forte crescita ed i tassi d’interesse più alti rispetto ai paesi europei dell’ultimo quinquennio hanno contribuito al peggioramento del deficit delle partite correnti. Questo potrebbe portare ad un rallentamento dell’afflusso di capitali esteri nel Regno Unito e ad una svalutazione della sterlina.»
In sostanza non essendo previsto un ciclo di rialzo dei tassi d’interesse da parte della BoE vengono a mancare motivi razionali per cui convenga posizionarsi lunghi sulla sterlina.
Poco prima dell’apertura della Borsa di Wall Street il cambio GBP/USD gira attorno alla parità (1,5110$): dopo un iniziale rialzo durato fino alle 14:00 italiane, c’è stato un ritracciamento dovuto probabilmente al crollo del cambio euro-dollaro al di sotto di quota 1,07$.