La riunione della Fed è programmata per la prossima settimana ma sembra dato per scontato che non ci sarà un rialzo dei tassi. Il che vuol dire che adesso ci sono almeno due valute che sono pronte a fare il loro boom.
Il prossimo mercoledì i tassi d’interesse USA potrebbero subire una variazione. Si sa già che o saranno rialzati o resteranno invariati e questa decisione sta preparando gli investitori ad un atteggiamento fortemente speculativo. Non è un caso che anche Goldman Sachs abbia deciso di scendere in campo offrendo dei consigli agli investitori, spiegando loro cosa fare nel momento in cui la Fed aumenterà i tassi.
I trend rialzisti, com’è facile immaginare, interesseranno soprattutto due valute che si comporteranno in maniera diversa sulla base delle reazioni del dollaro USA. Nel caso in cui la valuta americana tenda ad indebolirsi, ne approfitteranno certamente il dollaro australiano e quello neozelandese che pensano di raggiungere nuovi record. Nel caso in cui la Fed non voglia intervenire la prossima settimana, c’è da lavorare, investire e puntare su AUS/USD e NZD/USD. Il comportamento del dollaro neozelandese e di quello australiano, ormai, è chiaro: dallo scorso maggio le valute in questione subiscono un apprezzamento sul dollaro USA ogni volta che la FED non è chiara sul da farsi, ogni volta che le incertezze economiche incrinano il mercato.
Anche le banche centrali di Australia e Nuova Zelanda sono intervenute con i tagli dei tassi d’interesse in modo che ci sia un aumento delle valute locali e si verifichi una contrazione delle esportazioni. Una conditio sine qua non la ripresa non avverrà in tempi rapidi.