Dallo scoppio della crisi finanziaria del 2007, proseguita poi con un secondo filone riguardante la crisi dei debiti pubblici da fine 2009, il mercato delle valute è stato un segmento di mercato che ha risentito meno della lunga serie di shock che si è succeduta (dal tracollo di Lehman Brothers al semi-default greco). Al di là degli alti e bassi delle valute più importanti, il mercato valutario è caratterizzato da una relativa stabilità e da una certa aderenza ai fondamentali economici delle singole aree geeografiche. Il 2013 non dovrebbe presentare particolari sorprese, salvo clamorosa ricaduta della crisi europea.
In un contesto di relativa normalità nelle principali aree monetarie, nel 2013 si potrebbe assistere a un indebolimento del dollaro americano nei confronti di euro e sterlina. In particolare, il cambio euro/dollaro potrebbe muoversi in una fascia di prezzo compresa tra 1,25 e 1,35, come stimato da Credit Suisse, con possibili picchi verso 1,37 – 1,39 in caso di forte appetito per il rischio sui mercati.
► FOREX: EURO/DOLLARO A 1,35 NEL 2013 SECONDO CREDIT SUISSE
Tuttavia, il probabile taglio dei tassi della Bce allo 0,5% nel primo trimestre del 2013 dovrebbe ridurre le pressioni ribassiste sul dollaro, che comunque dovrebbe soffrire ancora delle continue iniezioni di liquidità della Fed e dei problemi di bilancio del governo degli Stati Uniti. Nella prima parte del 2013 la sterlina non sembra avere le carte in regola per rivalutarsi troppo sull’euro, mentre il cable potrebbe muoversi tra 1,65 e 1,55.
La grande scommessa per tutto il 2013 potrebbe essere quella di puntare sul costante deprezzamento dello yen, sebbene negli ultimi tempi la divisa nipponica ha già perso molto contro le major currencies. Il nuovo governo punta sulla svalutazione dello yen per rilanciare l’export nipponico. Il tasso di cambio dollaro/yen potrebbe salire fino a 88 – 90, mentre il cambio euro/yen ha una proiezione intorno a 120 – 122.