Il cambio sterlina-dollaro termina la sua sessione di venerdì 24 oscillando molto poco al di sotto della quota 1.2500 e quindi vicinissimi intraday a 1.2472: la mancanza di dati importanti in arrivo dall’Inghilterra gioca e non poco a sfavore della moneta britannica.
E’ infatti impossibile non notare come i trader sulla coppia sterlina-dollaro sono rimasti molto tranquilli ed attenti in attesa del voto americano sull’Obamacare che si è tenuto della giornata di ieri e che sicuramente lascerà uno strascico non indifferente sulla coppia sterlina-dollaro quando riapriranno le contrattazioni lunedì. Ovviamente la decisione prenderà una valenza importante per ciò che concerne l’amministrazione di Donald Trump e la sua influenza sul dollaro statunitense e su Wall Street sotto pressione. Altrettanto importante per i trader, in America verranno pubblicati i risultati dei PMI manifatturiero di Markit per gli USA e gli ordini di beni durevoli per febbraio.
La domanda da porsi ora è: per ciò che concerne il cambio sterlina dollaro, il rialzo è finito? Questione lecita soprattutto avendo davanti la situazione economico politica di entrambe le nazioni: da una parte c’è Donald Trump con tutto ciò che questo sottintende da ogni punto di vista, mentre dall’altra c’è una Brexit incombente che senza dubbio porterà cambiamenti di livello all’interno delle dinamiche internazionali e nazionali della Bretagna. E’ quindi fuori da ogni questione che il “tumulto” troverà corrispondenza nel mercati ed in particolare in quello valutario. Sarà solo da comprendere in quale modo si risolverà la questione e quale sarà la coppia di valute che riuscirà ad uscire più o meno indenne.