Cambio Euro/Dollaro, difficile ipotizzare un nuovo crollo

Ok, la perdita del 30% negli utimi dodici mesi, è grave. Tuttavia, il tasso di cambio euro/dollaro, uno dei principali sul mercato del Forex data la sua importanza nel mercato valutario globale, sembra in grado di ambire quantomeno a una leggera risalita dai bottom di periodo posti in area 1,0460.

La scorsa ottava il cambio ha mantenuto il supporto di area 1,520, rimbalzando poi sopra 1,08 in concomitanza con la caduta delle borse provocata dai timori sulla stabilità economico-finanziaria della Grecia. In giornata la quotazione si aggira attorno a 1,0730. Da un punto di vista tecnico il cambio euro/dollaro resta inserito all’interno di un solido trend ribassista, ma secondo alcuni analisti finanziari la pressione bearish potrebbe ben presto diminuire per lasciar spazio a una fase di stabilizzazione dei corsi.

Gli esperti sono convinti di ciò:

Il dollaro resterà una valuta forte, anche se buona parte dell’apprezzamento sull’euro è alle spalle. La parità euro-dollaro si stabilizzerà nei prossimi mesi. Saranno tuttavia a dir poco fondamentali le prossime e attesissime decisioni della FED in tema di politica monetaria. Decisioni che determineranno anche il futuro della valuta americana su tutti i mercati.

Quali sono le conclusioni possibili da trarre? Secondo gli esperti è necessario ribadire che l’approccio dell’istituto monetario di Washington nell’ambito della politica sui tassi, fermi a zero praticamente da fine 2008, sarà assolutamente graduale. Questo si può evincere si si tiene anche in considerazione l’impatto che la divisa a stelle e strisce sta avendo sia sull’economia americana sia sui profitti della Corporate Usa. Maccia suggerisce di mantenere comunque una buona diversificazione in dollari nei portafogli, ricordando però che attualmente l’upside della valuta statunitense sull’euro è più limitato rispetto alle scorse settimane.