Oggi è la giornata della FED, ovvero la Banca Centrale americana, che dovrà esprimersi in tema di politica monetaria comunicando il nuovo livello dei tassi di interesse (attesi invariati tra lo 0% e lo 0,1%) e l’ammontare del piano di quantitative easing (che resterà fermo a 85 miliardi di dollari al mese). La comunicazione dei tassi arriverà alle ore 20 italiane, mentre mezz’ora dopo avrà luogola conferenza stampa di Ben Bernanke. Gli investitori seguiranno attentamente le parole del governatore della FED, che dovrà fare chiarezza sul piano di QE.
Molti economisti e analisti finanziari si aspettano che Bernanke fornisca qualche indicazione sui tempi previsti per la exit strategy. Inizialmente è attesa una riduzione del piano di acquisto di titoli di stato e altre securities di circa 20-25 miliardi di dollari al mese. Ad ogni modo, alla scadenza del suo mandato (31 gennaio 2014), Bernanke sarà sostituito ai vertici della FED. Intanto sul forex il tasso di cambio euro-dollaro continua a correre senza freni.
I prezzi hanno superato quota 1,34, salendo sui massimi più alti da circa 4 mesi a 1,3415. Resta da verificare la capacità della moneta unica di restare su livelli così elevati e nettamente superiori alla soglia psicologica di 1,30 dollari. L’euro è comunque molto forte anche contro sterlina, dollaro canadese, dollaro australiano e dollaro canadese, mentre su yen e franco svizzero c’è maggiore equilibrio.
Nelle prossime ore il cambio euro-dollaro potrebbe approfondire il rialzo, sebbene secondo Morgan Stanley è più conveniente mettersi short con target multiday a 1,28. Diverse banche d’affari e broker hanno target price compresi tra 1,30 e 1,20 per i prossimi mesi, per cui presto il cross Eur-Usd potrebbe iniziare a soffrire di vertigini e a dare vita a un robusto calo. FED permettendo.