Sul forex è giornata di rimbalzi per il cambio euro-dollaro, che si è spinto fino in area 1,3080 dopo aver trovato supporto in area 1,30. Due giorni fa i prezzi erano riusciti a perforare la soglia psicologica di 1,30, spingendosi sui minimi delle ultime tre settimane a 1,2984. Poi c’è stato il recupero da quest’area di supporto e il mantenimento della quota di 1,30. Questo importante segnale tecnico ha spinto molti trader a comprare il cross Eur-Usd in vista di nuovi allunghi. Stamattina i prezzi hanno raggiunto la resistenza di area 1,3080.
A favorire la ripresa del cambio, dopo molti giorni caratterizzati da pesanti vendite, è stata la dichiarazione del governatore della FED di New York, William Dudley, secondo il quale la FED non abbandonerà il programma di stimoli monetari, anzi potrebbe addirittura accelerare il ritmo di immissione di liquidità se le previsioni di crescita e sul mercato del lavoro non dovessero essere confermate.
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Dudley ha dichiarato che nel breve termine il piano di acquisto di titoli di stato e altre securities potrebbe essere ridotto, ma molto dipenderà dai prossimi dati macroeconomici, in particolare l’attività manifatturiera del paese e l’andamento della disoccupazione. Nel frattempo il cambio euro-dollaro prova il rimbalzo, anche se il bearish trend di breve periodo appare molto solido. Il cambio potrebbe comunque salire fino in area 1,31 – 1,3120, in caso di breakout deciso di 1,3080.
Il nuovo segnale ribassista scatterebbe in caso di fallimento del breakout di area 1,3080 – 1,31, anche se l’indicazione più importante arriverà se i prezzi torneranno prepotentemente sotto la soglia di 1,30. A quel punto è giusto attedersi una discesa fin sotto 1,2984 prima e 1,2950 poi. Il cambio avrebbe una proiezione di breve-medio periodo intorno a 1,28.