Il sentore che oggi la giornata sarebbe stata meno cupa rispetto a quella di ieri, ed ancor peggio di venerdì scorso, si era avuto già ieri sera, quando Wall Street a sorpresa era riuscita a rimbalzare in zona Cesarini grazie alle indiscrezioni relative alla possibilità che la Cina possa acquistare il debito pubblico italiano, non tutto chiaramente, ma una quota tale da stabilizzare lo spread e scacciare la speculazione.
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Per il momento siamo solo ai contatti di natura istituzionale, ragion per cui è impossibile dare per scontato che la Cina si sostituisca alla Bce nell’acquisto dei nostri Btp che proprio oggi, sulla scadenza quinquennale, hanno fatto registrare tassi di interesse record. D’altronde la Bce può acquistare sul MOT, ovverosia sul mercato secondario, ma non può prenotare in asta i titoli collocati dal Tesoro così come fanno i piccoli risparmiatori.
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E così in giornata lo spread BTP-Bund si è riportato sopra i 400 punti base per poi calare a fronte della contestuale ripresa verso l’alto del rapporto euro/dollaro, sostenuto anche dagli acquisti sull’azionario italiano e sugli altri listini europei; una volta tanto, trainati stavolta proprio dai bancari, le Borse europee hanno infatti ritrovato il sorriso.