La decisione di continuare ad adottare una politica monetaria espansiva è stata dettata dalla necessità di correre in soccorso ad un’economia sempre più in difficoltà e che rischia una nuova recessione.
Nei primi sei mesi dell’anno, come si legge nel comunicato diffuso dalla Banca centrale americana, è stata registrata una crescita molto più debole rispetto a quelle che erano le previsioni, con un incremento limitato allo 0,8% e un tasso di disoccupazione superiore al 9%. I timori di una nuova recessione, inoltre, si sono ulteriormente intensificati nei giorni scorsi a causa del taglio al rating sul debito USA attuato da Standard & Poor’s.
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Nei confronti della valuta giapponese il dollaro segna un calo di 0,49 a 76,82/84 yen rispetto alla chiusura di ieri 77,19 yen e molto vicino al suo minimo storico di 76,25 yen toccato a metà marzo.
Poco prima delle nove di stamani il cambio euro dollaro tratta a 1,433, il cambio euro sterlina a 0,8805, il cambio euro yen a 110, il cambio euro franco svizzero a 1,0393, il cambio euro dollaro canadese a 1,4065 e il cambio euro dollaro australiano a 1,3869.
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