Il presidente della Banca centrale americana ha quindi ribadito ancora una volta l’intenzione di voler mantenere una politica monetaria espansiva, contrariamente a quello che è l’atteggiamento della Banca centrale europea, la cui politica monetaria è invece improntata a contrastare il rialzo dei prezzi.
Per questo motivo, dunque, gli analisti sono concordi nel ritenere che il biglietto verde continuerà ad essere debole, seppur in considerazione di possibili rallentamenti anche della divisa europea per via del riaccendersi di eventuali timori sulla crisi del debito sovrano.
In ogni caso il leggero rialzo del dollaro registrato stamane ha fatto registrate all’indice del dollaro un rialzo dello 0,12% contro le sei principali valute a 73,607, dopo il minimo di 73,506.
Poco dopo le nove di stamani il cambio euro dollaro si attesta a 1,4664, il cambio euro sterlina a 0,8926, il cambio euro yen a 117,21, il cambio euro franco svizzero a 1,2272, il cambio euro dollaro australiano a 1,3747 e il cambio euro dollaro canadese a 1,4325.