Sui mercati finanziari sembra essere tornata l’euforia dopo una breve fase di appannamento. Le borse viaggiano col vento in poppa, mentre sul mercato obbligazionario non si ferma il rally dei bond governativi dell’eurozona. Sul mercato delle valute il sentiment positivo contribuisce a tenere sotto pressione lo yen, che continua a deprezzarsi contro le major currencies. Stamattina la borsa di Tokyo è salita sui livelli più alti degli ultimi 5 anni, approfittando proprio della debolezza della valuta nipponica. Il tasso di cambio dollaro/yen quota a 99,60, mentre il cambio euro/yen è a 129,70.
La valuta giapponese sta sperimentando, però, strani movimenti intraday con clamorose escursioni di prezzo spesso nell’ordine di 70-100 pip anche in pochi minuti. La volatilità di breve termine della divisa nipponica resta elevata e questo è senza dubbio il maggior rischio per i trader che continuano a puntare sullo short sullo yen, in quanto possono esserci movimenti sfavorevoli anche di 150-200 pip nel breve periodo.
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Il cambio dollaro/yen resta comunque proiettato verso il raggiungimento di quota 100. In caso di breakout esplosivo di questa soglia psicologica, i prezzi dovrebbero allungare con decisione considerando anche che su questo livello saranno posizionati una miriade di ordini “buy stop”, ma anche “sell limit” per chi ha provato a shortare il cambio sui massimi di periodo.
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In caso di superamento di quota 100, scatterà un segnale long sul cambio con un obiettivo di breve termine posto a 100,50. Tuttavia, in caso di consolidamento sopra quota 100, i prezzi dovrebbero allungare ulteriormente fino a 101,50 – 102,50 e forse anche fino a 103,50 nel giro di 7-10 giorni.