Il tasso di cambio dollaro/yen è tornato sotto quota 100 per la prima volta dallo scorso 9 maggio. Il cross Usd/Jpy è crollato fino a 98,85, sui livelli più bassi da oltre 4 settimane. Il dollaro crolla sul forex dopo Ism manifatturiero deludente: il sell-off generalizzato del biglietto verde ha spinto il cambio sotto la soglia psicologica di 100, creando i presupposti per una robusta correzione dei prezzi. Tuttavia, stamattina il Nikkei ha chiuso con un rialzo del 2% e ha favorito il ritorno del cambio sopra quota 100.
Dopo aver dato importanti segnali di ripresa, l’economia americana ha improvvisamente rallentato il passo. L’indice Ism manifatturiero è sceso sui minimi da giugno 2009 sotto la soglia di 50 punti, spartiacque tra la fase di crescita e quella di rallentamento economico. Il brusco stop della locomotiva Usa allontana anche l’ipotesi di riduzione del piano di acquisti di titoli di stato e altre securities della Fed.
Il piano di quantitative easing dovrebbe così restare invariato a 85 miliardi di dollari al mese e molto probabilmente almeno fino al termine del 2013 non ci saranno cambiamenti, nonostante le pressioni per una graduale exit strategy da parte di alcuni membri del Fomc. Intanto, sul forex il cambio dollaro/yen ha subito riconquistato quota 100, anche se ora bisognerà vedere se la pressione in acquisto sarà sufficiente a sostenere la nuova quotazione.
Da un punto di vista tecnico, soprattutto se i mercati europei dovessero mostrare un andamento molto positivo, il cross Usd/Jpy potrebbe andare nuovamente a testare i massimi intraday di 100,32 e magari spingersi fino alla successiva resistenza di 100,50. Il ritorno della negatività sul cambio si avrebbe solo in caso di discesa sotto 99,50.