Questa settimana, Bitcoin ha sfondato quota 7000 dollari, e ora di prezza 7160 dollari. Un altro balzo in avanti per la criptovaluta più famosa del mondo, che sta viaggiando verso la quota di 10.000$ su cui molti analisti hanno scommesso per la fine dell’anno. Tra due anni è probabile che il Bitcoin possa toccare anche quota 20.000 dollari, man mano che si avvicinerà a quota 21 milioni di emissione totale, il limite massimo che l’algoritmo può raggiungere.
Male invece le altre, che stanno attraversando un periodo di depressione. Grande involuzione di Ripple, che è passato nell’arco di 10 giorni, da 0,28$ a 0,20 dollari. La futura moneta dei pagamenti interbancari non riesce a trascinare su il suo prezzo, nonostante il progetto stia andando avanti in modo convincente. Anche Ethereum non riesce a riprendere quota, dopo che aveva sfiorato i 400 dollari a settembre. Dopo il grande crollo dovuto alla battuta d’arresto cinese, la cripto dei contratti informatici non riesce mai a superare in modo convincente i 300 dollari, e ora è in discesa a 298$.
Dash ha perso molto del suo valore, e la quota 350 è ormai molto lontana, essendosi attestato attorno ai 270$. Ethereum Classic e LiteCoin sono sempre stabili, senza spunti di rilievo che possano presagire un’ascesa costante.