Come sarà il 2015 per la sterlina? Gli esperti non hanno dubbi: il 2015 potrebbe essere un anno cupo per la divisa di Sua Maestà, la quale potrebbe confermare l’attuale trend decrescente per via della stretta monetaria e delle elezioni politiche che si terranno a maggio.
Malgrado il recente taglio delle stime sul pil e sul’inflazione della Bank of England, l’economia del Regno Unito continua a mostrare un buon trend di crescita, senza accusare troppo la debolezza dell’economia dell’area euro. Tuttavia il vero driver per la sterlina non sarà né l’economia reale né la tempistica sui tassi di interesse. Le prossime oscillazioni della moneta saranno influenzate in maniera particolare dalle prossime elezioni politiche di maggio 2015, che potrebbero far registrare importanti programmi di investimenti. Vi sono sempre forti rischi politici connessi all’avanzata degli indipendentisti dell’Ukip, che vogliono l’uscita dall’Europa, e dello Scottish National Party, che insistono nel chiedere a gran voce l’indipendenza della Scozia. Inoltre diversi membri del partito laburista si sono detti favorevoli a una politica più interventista nei settori bancario, energetico, immobiliare e idrico.
La sterlina potrebbe tuttavia muoversi al rialzo nell’ultima parte del 2014, ma un movimento del genere dovrebbe attirare nuovamente i grandi venditori. Il tasso di cambio sterlina/dollaro potrebbe calare fino a 1,50 – 1,48 nel giro di 3 o 6 mesi. Differente è il discorso per il cross euro/sterlina, che secondo la maggior parte degli strategist valutari rimarrà ben al di sotto di quota 0,80. Nel medio-lungo periodo c’è chi stima un approdo fino a 0,65 – 0,60, soprattutto se la Banca centrale europea dovesse lanciare il piano di quantitative easing in Eurolandia per supportare la crescita dell’economia.