Tuttavia, tra oggi e domani, potrebbero accendersi le speculazioni dovute alle imminenti elezioni in Grecia. L’eventuale incremento deciso della volatilità potrebbe creare le condizioni per un continuo susseguirsi di movimenti erratici nell’intraday e rendere molto difficile il compito dei trader di breve periodo. Il cambio non ha accusato il taglio del rating di Moody’s sulla Spagna, avvenuto in tarda serata di ieri.
► RATING SPAGNA TAGLIATO DA MOODY’S A BAA3
Il paese iberico è stato bocciato di tre livelli a Baa3 da A3, con outlook negativo per i prossimi trimestri. L’agenzia di rating Egan-Jones, invece, aveva sforbiciato il rating fino a CCC+ effettuando anche la previsione di un tracollo del paese entro il prossimo anno, assegnando il 18% di probabilità di finire in default. Il cambio euro/dollaro, però, non ha risentito dei due downgrade su Madrid.
► MENO DI TRE MESI PER SALVARE L’EURO SECONDO LAGARDE (FMI)
Da un punto di vista tecnico, la sensazione è che il cambio possa muoversi oggi in un range compreso tra 1,2620 e 1,2530. Se dovesse essere raggiunta l’area di resistenza di 1,2620, è probabile che la pressione ribassista possa aumentare molto e riportare il cambio fino a 1,2550 – 1,2530. Se, invece, dovesse avvenire il breakout esplosivo di 1,2620, il cambio potrebbe addirittura ambire a un ritorno in area 1,2670-80 entro stasera.