Si tratta di notizie poco favorevoli all’euro, che in questo inizio ottava sta risentendo delle vicende greche e perdendo quota contro le major currencies. Il tasso di cambio euro/dollaro resta sopra 1,25, ma sembra ormai diretto al test del supporto di area 1,2550 che, se perforato con decisione al ribasso, potrebbe aprire le porte ad una nuova gamba ribassista di breve periodo.
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Se si osserva il cambio euro/dollaro su un grafico intraday più lento come il 4 ore o il 60 minuti, si può notare che siamo in una fase laterale poco sopra i minimi a sette giorni. L’eventuale breakout ribassista del trading range potrebbe attirare l’attenzione di nuovi venditori e incrementare la pressione verso il basso.
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Se il trend ribassista dovesse nuovamente tornare prepotentemente sul mercato dell’euro, è giusto aspettarsi almeno un ritorno del cambio euro/dollaro sull’area di supporto giornaliera di 1,2440. In caso di raggiungimento di questi livelli, il mercato si troverebbe a un bivio: in caso di breakout ribassista, il target successivo è posto a 1,2280 prima e 1,20 poi.