All’Europarlamento Draghi ha dichiarato che l’acquisto di bond sovrani fino a tre anni è un’azione legittima che la Bce può condurre per ridurre gli spread e migliorare la trasmissione della politica monetaria. Intanto, però, bisognerà attendere la decisione della Corte Costituzionale tedesca del prossimo 12 settembre per tirare definitivamente un sospiro di sollievo su questa intricata questione. Tra due giorni, invece, il Consiglio Direttivo della Bce dovrebbe annunciare il piano di acquisto titoli.
Da un punto di vista tecnico il cambio euro/dollaro dovrebbe consolidare la propria posizione sopra 1,26 e puntare nel giro di qualche ora verso area 1,2650. Non dovrebbe avere un grosso impatto la notizia del taglio dell’outlook di Moody’s sull’Unione Europea. L’agenzia di rating ha abbassato le prospettive di lungo periodo sul rating ad un livello “negativo” dal precedente “stabile”.
Per assistere a un nuovo deciso movimento direzionale di euro/dollaro sarà fondamentale il breakout esplosivo di area 1,2640-50, che calamiterebbe l’attenzione di nuovi compratori. A quel punto il successivo target di 1,27 dovrebbe essere facilmente raggiungibile, mentre un fattore di negatività potrebbe essere rappresentato da un ritorno all’interno della congestione con le quotazioni nuovamente sotto 1,26.