Resta molto volatile il mercato dell’euro, sul quale vengono scaricate tutte le incertezze legate al dosssier Grecia, che resta ancora in attesa degli aiuti dell’Eurogruppo, e sulle prospettive economiche per i prossimi mesi. Il tasso di cambio euro/dollaro è riuscito a salire ieri fino a 1,2829, ma su questi livelli di resistenza giornaliera i venditori hanno messo a punto una pressione ribassista tale da riportare la quotazione addirittura a 1,2735 nel corso della sessione asiatica. Stamattina, però, il cambio sta rimbalzando ed è tornato in area 1,2770.
Da un punto di vista tecnico c’è la possibilità di un ulteriore rimbalzo verso 1,2785 prima e 1,28 poi, mentre sembra al momento più difficile assistere a un movimento bullish verso i top di area 1,2830. Il quadro tecnico si è però deteriorato e, considerando la candela reversal su base daily in formazione, si potrebbe pensare che a breve i prezzi possano riprendere la strada del ribasso.
Il cambio euro/dollaro ha trovato un ottimo supporto in area 1,2740-35, ma in caso di perdita decisa di questa key area è possibile attendersi un approfondimento bearish verso 1,2680 prima e 1,2650 poi. Di converso, in caso di consolidamento tra area 1,2760 e 1,28, il cambio potrebbe anche tentare un nuovo allungo veerso 1,2830 in caso di sentiment del mercato molto positivo.
Tuttavia, il grafico giornaliero del cross rate mostra chiaramente che a 1,2830 c’è una resistenza davvero rilevante, che se dovesse essere superata aprirebbe scenari bullish importanti nel breve periodo con obiettivi a 1,29 prima e 1,30 – 1,3020 poi. Attualmente l’ipotesi sembra di difficile realizzazione, per cui area 1,28 rappresenta una buona area di vendita a basso rischio per i trader di breve termine.