La fase correttiva dovrebbe iniziare solo in caso di breakout ribassista deciso di area 1,3080, che al momento funge da supporto di breve periodo. La perdita di questo importante livello tecnico dovrebbe spingere molti trader a chiudere le posizioni lunghe di brevissimo periodo, per cui si può ipotizzare subito un approdo in area 1,3050 o anche 1,30.
Il ritracciamento dei prezzi dovrebbe servire a ridare equilibrio a un mercato, che negli ultimi giorni era eccessivamente “lungo” di euro e “corto” di dollari a causa anche dei riposizionamenti di molti investitori istituzionali a seguito delle recenti mosse di politica monetaria da parte della Bce prima e della Fed poi. Tuttavia, il trend rialzista di breve-medio periodo resta intatto e dovrebbe ancora portare alla realizzazione di nuovi massimi nei prossimi giorni.
In caso di pullback, i compratori importanti potrebbero riorganizzarsi per accumulare posizioni long a prezzi più bassi. Nel giro di qualche giorno il trend rialzista dovrebbe ripristinarsi e portare il cambio euro/dollaro a toccare nuovi top di periodo, con target posto a 1,32 prima e 1,3350 poi. Per la seduta odierna, i dati macroeconomici che potrebbero influenzare l’andamento del cambio sono lo Zew tedesco (ore 11) e alcuni market mover americani nel pomeriggio (partite correnti, TIC long-term purchase e indice immobiliare NAHB).