“Trappola per tori” su Euro/Dollaro

La seduta di ieri è stata molto simile a quella di sette giorni prima, quando a seguito della notizia degli aiuti alle banche spagnole avvenne un’ampia apertura in gap up e poi un crollo delle quotazioni. Ieri l’euro ha rivissuto la stessa esperienza, creando i presupposti per una vera e propria “trappola per tori” (bull trap), ingannando gli investitori che ritenevano possibile un’inversione del trend dopo la vittoria alle elezioni greche di un partito pro-euro. In realtà, il cambio euro/dollaro è passato da area 1,2750 circa a poco sopra 1,2550.

I large traders, ovvero i grandi investitori istituzionali come hedge funds, banche d’affari e fondi di investimento, hanno approfittato della grande apertura in gap durante la sessione asiatica per liquidare altre posizioni di asset in euro e aumentare l’esposizione short sulla moneta unica a livelli decisamente appetibili dal punto di vista del rapporto rischio/rendimento.

PARTITO PRO EURO VINCE ELEZIONI IN GRECIA

Infatti, se il trend ribassista dovesse riproporsi con la stessa intensità del mese di maggio, il primo obiettivo della discesa è posto sui minimi annuali toccati lo scorso primo giugno a 1,2287. Stamattina il cambio euro/dollaro sta provando un pullback, che ha però tutta l’aria di essere un rimbalzo tecnico. Inoltre, si è formata nuovamente una buona opposizione sulla key area di 1,2620, che in precedenza aveva avuto spesso sia il ruolo di supporto che di resistenza.

INVESTIMENTI ALTERNATIVI ALL’EURO

Se il cambio non dovesse superare area 1,2620 con un breakout esplosivo, è probabile che dai livelli correnti possa avvenire una forte discesa delle quotazioni con primo target a 1,2550. Il ritorno delle vendite dovrebbe consolidare il bearish trend e riportare il cambio al test della major support area di 1,2440.