Sul fronte dei tassi di interesse la determinazione avviene sulla base di indici finanziari a lungo termine in caso di mutui a tasso fisso o a breve termine in caso di mutui a tasso variabile. I parametri adottati per la determinazione del tasso di interesse del mutuo sono tre: l’Euribor, l’Euris e il Tasso Bce.
L’Euribor è il tasso di riferimento per i mutui a tasso variabile ed è il tasso a cui avvengono le transazioni in euro di breve termine tra istituti di credito. Esso viene determinato sulla base della media dei tassi di 43 banche facenti parte dell’area euro (a tal fine in Italia sono considerati i tassi di Banca Intesa, Unicrdit e Mps). Di regola se la rata è mensile l’Euribor viene aggiornato ad ogni rata, tuttavia può anche accadere che il mutuo preveda l’aggiornamento ogni 3 mesi.
L’Euris è invece il tasso di riferimento per i mutui a tasso fisso ed è calcolato sulla base della media dei tassi praticati dalle banche dell’area euro, anche se è innanzitutto il tasso che misura i tassi degli swap, ossia i contratti mediante i quali le banche scambiano denaro a tasso fisso a lungo termine, da 1 a 50 anni. Tuttavia quando si stipula un mutuo a tasso fisso, il tasso applicato sarà quello del giorno della stipula del contratto per tutta la durata del finanziamento, a prescindere dall’andamento successivo del parametro.
Il Tasso Bce, infine, è il tasso con cui la Banca centrale europea finanzia a breve termine il sistema bancario e viene utilizzato come tasso per indicizzare i mutui a tasso variabile.