La nuova norma, dunque, ha come obiettivo quello di modificare la prassi bancaria consistente nell’abbinamento di una polizza assicurativa all’erogazione di un mutuo senza dare la possibilità al cliente di scegliere l’offerta migliore in base alle sue esigenze.
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L’introduzione di tale norma è stata commentata dal presidente dell’Isvap, Giancarlo Giannini, secondo cui la nuova disposizione, pur rafforzando i meccanismi concorrenziali, di fatto non pone fine alla pratica in uso tra le banche e che risulta essere molto pregiudizievole per i clienti, che nella maggior parte dei casi si vedono costretti a stipulare polizze a cui vengono applicate commissioni pari in media al 44% dei premi corrisposti.
Giannini ha inoltre sottolineato che in sede di conversione del decreto sarebbe necessario rendere coerente la normativa primaria e quella regolamentare, dal momento che la norma contenuta nel decreto risulta in contrasto con il provvedimento Isvap che vieta alle banche e agli intermediari di assumere al contempo la funzione di intermediari assicurativi.
Secondo Roberto Anedda di MutuiOnline, invece, la nuova norma presenta dei dubbi in termini di efficacia, dal momento che i due preventivi offerti al cliente potrebbero differire di poco l’uno dall’altro. Una soluzione efficace, dunque, a suo avviso, sarebbe quella di sottoporre al cliente un numero di preventivi superiore a due.