In base alle previsioni sui tassi di interesse 2011, ad aprile il tasso di riferimento dovrebbe subire il primo incremento di un quarto di punto percentuale, questo significa in termini pratici che su un mutuo da 100.000 euro ci sarà un incremento di circa 20 euro al mese. Il problema, tuttavia, è capire quanti incrementi di un quarto di punto percentuale verranno attuati.
Le maggiori preoccupazioni dovrebbero riguardare i debitori che hanno avviato un mutuo negli ultimi mesi ad un tasso del 2% o addirittura inferiore, in quanto se i tassi dovessero tornare ai livelli del 2008 scatterebbero dei rincari consistenti. Ad esempio, se tra un anno l’Euribor dovesse salire al 5% la rata di un mutuo ventennale da 100.000 euro che oggi costa 515 euro al mese oggi ne richiederebbe 824, ossia produrrebbe un incremento della rata del 60%. Se lo stesso prestito personale fosse trentennale, invece, la rata subirebbe un incremento dell’83% da 384 a 704 euro.
Alla luce di questi rischi, dunque, sono diverse le famiglie che stanno pensando ad una surroga del mutuo. Ma quando conviene farlo? A questa domanda non può essere fornita una risposta univoca, poichè dipende dal caso specifico. In linea di massima gli esperti ritengono che sia conveniente farlo nel caso in cui il mutuo è stato stipulato dal 2009 in poi e nel caso in cui si riescano a trovare delle condizioni considerate migliori, anche se nella maggior parte dei casi le motivazioni sono più psicologiche che finanziarie.
Secondo le stime, infatti, la surroga a tasso fisso effettuata alle condizioni medie di mercato comporta un maggiore esborso che va da 94 a 212 euro per i mutui a 20 anni e da 107 a 209 euro per i mutui a 30 anni. Differenze considerate troppo marcate perchè valga la pena cambiare solo perchè si è terrorizzati dalle prospettive future. Più conveniente, invece, appare la surroga al mutuo con cap perchè il maggior esborso va da 8 a 129 euro per i mutui a 20 anni e da 12 a 117 euro per i mutui a 30 anni.