La decisione di non distribuire alcun dividendo per l’esercizio in corso è contemplata nel piano industriale presentato ieri al termine della riunione del Consiglio di amministrazione, tuttavia Unicredit ha rassicurato i suoi azionisti spiegando che le decisioni prese sono destinate a rafforzare lo stato patrimoniale della banca e avranno tra i vari effetti un payout per i prossimi anni superiore a quello delle altre banche concorrenti.
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In altre parole il management ha spiegato che sacrificio del dividendo per l’esercizio 2011 darà i suoi frutti nel corso degli anni successivi, in particolare Unicredit punta a distribuire già a partire dal 2013, in relazione all’esercizio 2012, dividendi in contanti, in azioni o misti a seconda delle scelte degli stessi azionisti.
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Contestualmente alla presentazione del piano industriale e alla pubblicazione dei risultati realizzati nel corso dei primi nove mesi del 2011, il Cda ha fatto sapere di aver approvato l’aumento di capitale da 7,5 miliardi di euro destinato a rafforzare i coefficienti patrimoniali in modo tale da renderli compatibili con i parametri fissati da Basilea 3, nonché per rendere più solida la situazione patrimoniale alla luce del fatto che Unicredit è l’unica banca italiana presente nella lista G-Sifi, ossia la lista delle banche aventi rilevanza sistemica a livello globale.
A Piazza Affari il titolo Unicredit continua a viaggiare in forte ribasso, a circa un’ora dall’apertura della seduta segna infatti una flessione di oltre cinque punti percentuali a 0,7335 euro.