Da un lato, infatti, c’è la nuova offerta da 770 milioni (1,9 euro per azione) presentata dalla famiglia Almeida per rilevare il 19% di Ecorodovias. Il Consiglio di amministrazione nel corso della riunione fissata per il 16 ottobre prossimo deciderà se accogliere o meno la proposta, tuttavia la maggior parte degli analisti ritiene che il gruppo accetterà l’offerta.
A questi 770 milioni bisogna poi aggiungere l’ulteriore corrispettivo per la vendita dell’ulteriore quota del 10,1% di Ecorodovias, che secondo le indiscrezioni verrà messa in vendita a breve, e i circa 300 milioni (0,20 euro per azione) che lo Stato italiano dovrà pagare a titolo di penale per la rinuncia alla realizzazione del ponte sullo stretto di Messina.
Escludendo l’eventuale cessione dell’ulteriore quota del 10,1%, le altre due operazioni dovrebbero concludersi a breve, questo significa quindi che ai soci potrebbe essere corrisposto un dividendo da 2,1 euro per azione. Non manca però chi frena l’entusiasmo. Sono in molti infatti a sottolineare anzitutto che le due somme sopra indicate sono al lordo delle tasse e soprattutto che non è assolutamente detto che la società decida di distribuire sotto forma di dividendo tutto il ricavato.
Questo ha portato molti analisti ad essere cauti nell’esprimere le loro previsioni sul dividendo. Tra questi figurano gli analisti di Mediobanca, che hanno parlato di una cedola di solo 1 euro per azione.