
La banca d’affari, in particolare, prevede una cedola pari a 0,34 euro per azione rispetto agli 0,3 euro per azione distribuiti in relazione all’esercizio 2011.
La banca d’affari, in particolare, prevede una cedola pari a 0,34 euro per azione rispetto agli 0,3 euro per azione distribuiti in relazione all’esercizio 2011.
Nei giorni scorsi, infatti, il managment della società attiva nel trasporto di gas naturale ha confermato la politica dei dividendi, che prevede appunto per l’esercizio 2012 una cedola superiore del 4% rispetto a quella distribuita in relazione al precedente esercizio.
Pur affermando che esiste la concreta possibilità che ciò accada, il manager ha preferito non approfondire ulteriormente il discorso, sottolineando che si tratta di una decisione che sarà presa tra la fine di quest’anno e l’inizio del 2013, pertanto è ancora troppo presto per parlarne.
Ad annunciarlo è stato l’amministratore delegato Enrico Cucchiani nel corso della conference call tenuta nei giorni scorsi subito dopo la diffusione dei risultati realizzati dal gruppo bancario nel corso del primo semestre dell’anno, andando così a sciogliere i dubbi sorti nel corso delle ultime settimane a fronte della circolazione di rumors e previsioni contrastanti.
Ad influire negativamente sul titolo del Biscione è anche il giudizio di numerosi analisti, che dopo la pubblicazione dei risultati inerenti al periodo compreso tra aprile e giugno hanno tagliato stime, raccomandazione e target price.
L’annuncio, come anticipato, è stato dato in occasione della pubblicazione della prima semestrale 2012, che ha evidenziato una crescita sia dei ricavi che dell’utile netto.
Non sono state fornite indicazioni sulla data di stacco e di pagamento della cedola, anche se con ogni probabilità avverrà durante l’ultimo trimestre dell’anno, periodo in cui le società che decidono di pagare un acconto sul dividendo inerente all’esercizio in corso effettuano il pagamento. Il saldo sul dividendo sarà invece corrisposto come di consueto nel corso della prima metà del 2013.
Anzitutto, saranno remunerate in maniera differente sul fronte dei dividendi le azioni di risparmio di categoria A, ovvero quelle già esistenti prima dell’aumento di capitale, e le azioni di risparmio di categoria B, ovvero quelle emesse successivamente all’aumento di capitale.
Alcune società quotate sul listino milanese, infatti, staccheranno la cedola destinata agli azionisti durante il mese di luglio. Il numero di quelle che hanno scelto questo mese per distribuire il dividendo ai loro azionisti è però comunque notevolmente inferiore rispetto a quelle che hanno invece scelto di farlo a maggio e a giugno.