Se si considera solo il quarto trimestre del 2012, invece, la banca ha registrato una perdita di 83 milioni di euro, un risultato su cui ha contribuito in maniera negativa soprattutto la svalutazione della quota di Telco, costata 116 milioni, a cui si aggiungono gli oneri di integrazione e di incentivazione all’esodo, costati alla banca complessivamente 99 milioni di euro.
Al termine dell’esercizio 2012 il patrimonio della banca è salito di 110 punti base, con un Core Tier 1 all’11,2%. Al riguardo, nella nota mediante la quale sono stati resi noti i risultati relativi al periodo compreso tra gennaio e dicembre 2012, viene sottolineato che Intesa Sanpaolo è tra le poche banche al mondo che già oggi rispetta i criteri di Basilea 3 in termini di liquidità e di patrimonializzazione.
A fronte dei risultati realizzati nel corso del 2012, il Consiglio di amministrazione proporrà la distribuzione di una cedola pari a 5 centesimi di euro per ciascuna azione ordinaria e a 6,1 centesimi di euro per ciascuna azione di risparmio.
A Piazza Affari nel pomeriggio il titolo Intesa Sanpaolo segna un rialzo dello 0,88%, in controtendenza quindi rispetto all’andamento dei principali indici azionari del listino milanese.