Tuttavia soltanto durante il terzo trimestre di quest’anno l’utile consolidato è aumentato a 84,6 milioni di euro in confronto ai 71,6 milioni dell’analogo periodo. In questo frangente la variazione positiva di 13 milioni proviene dall’incremento della quota nel risultato delle partecipate per 24,8 milioni e da altre variazioni nette positive per 0,5 milioni, parzialmente compensata dalla variazione negativa degli oneri finanziari netti per 12,3 milioni.
Al 30 settembre il net asset value di Exor ha fatto segnare un miglioramento dello 0,4% a 8,891 miliardi, il patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante ha registrato un incremento di 878,8 milioni a 7826,2 milioni di euro e il saldo della posizione finanziaria netta consolidata del Sistema Holdings è apparso in positivo per 1324,5 milioni, evidenziando una variazione di 43,3 milioni rispetto al saldo positivo di 1281,2 milioni dello stesso periodo del 2013.
Per quanto concerne l’intero esercizio, queste sono le previsioni di Exor: risultati positivi che peraltro dipenderanno in larga misura dall’andamento delle principali società controllate. A Piazza Affari, dopo i conti, il titolo Exor perde l’1,41% scivolando a quota 33,55 euro.